Glossario del Dipartimento

Indice generale

11 Obiettivi tematici
Accountability
Agenda digitale europea
Agenda digitale italiana
Aspettativa sindacale non retribuita
Associazioni sindacali rappresentative
Audit
Autocertificazione
Bando di mobilità
Benchmark
Benessere organizzativo
Better Regulation
CAF (Common Assessment Framework)
CEF (CAF External Feedback)
CGP (Ciclo di Gestione della Performance)

Ciclo di programmazione
Comitati di settore
Comparti ed aree di contrattazione
Componenti di organi di indirizzo politico
Comunicazione ai media delle proclamazioni di sciopero
Comunicazioni, informazioni, diffusione dei dati di adesione agli scioperi

Conciliazione
Contrattazione collettiva integrativa
Contrattazione collettiva nazionale
Controlli esterni sulla contrattazione integrativa
Controlli interni sulla contrattazione integrativa

Controlli sulla contrattazione collettiva nazionale
CSM (Customer Satisfaction Management)
Direttiva generale
Dirigente sindacale
Distacco sindacale retribuito
Eccedenza 
EFQM (European Foundation for Quality Management) 
EIPA (European Institute of Public Administration) 
END (Esperti Nazionali Distaccati)

Enti di diritto privato in controllo pubblico
Enti di diritto privato regolati o finanziati
Enti pubblici
Enti vigilati
Esposto/Segnalazione
Esubero
Età pensionabile
EUPAN (European Public Administration Network)
Fondi pensione negoziali aperti (FNA)

Fondi pensione negoziali chiusi (FNC)
Fondi strutturali
Fondo per la mobilità
Forme di sciopero nel pubblico impiego
Funzioni pubbliche elettive
Incarichi amministrativi di vertice
Incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in controllo pubblico
Incarichi dirigenziali esterni 
Incarichi dirigenziali interni
Incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati
Incentivi all'adesione dei fondi pensione negoziali

Incompatibilità
Inconferibilità
Ispezione 
Mediazione 
Mobilità d'ufficio 
Mobilità da finanziare con le risorse per le assunzioni 
Mobilità funzionale 
Mobilità neutrale per la finanza pubblica 
Mobilità obbligatoria tra pubbliche amministrazioni 
Mobilità preliminare all'indizione di pubblici concorsi 
Mobilità volontaria 
Mobilità volontaria sperimentale 
Obiettivo Operativo 
Obiettivo Strategico 
OIV (vedi Organismo Indipendente di Valutazione)
Oneri burocratici 
Oneri informativi od obblighi informativi (OI) 
Open Government 
Ordinanze di precettazione 
Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) 
Organismo intermedio 
Outcome 
Output 
Performance 
Performance individuale 
Performance organizzativa 
Permessi sindacali retribuiti cumulati sotto forma di distacco 
Permesso sindacale non retribuito 
Permesso sindacale retribuito per le riunioni degli organismi direttivi 
Permesso sindacale retribuito per lo svolgimento del mandato 
PON (programma operativo nazionale)
POR (programma operativo regionale)
Prepensionamento 
Prerogative sindacali 
Prestazione pensionistica complementare 
Previdenza 
Previdenza complementare 
Previdenza integrativa 
Previdenza obbligatoria 
Pubbliche amministrazioni 
Raffreddamento e conciliazione dei conflitti

Relazione al parlamento sull'attività dell'ISTAT
Relazione sullo stato delle PA

Riforma pensionistica “Dini”
Riforma pensionistica “Monti - Fornero” 
Rilevazione delle adesioni
Scioperi nel pubblico impiego

Scioperi nel pubblico impiego (legge sugli)
Segnalazione (v. Esposto)
Semplificazione
Servizi pubblici essenziali
Soprannumerarietà

Sostegno all'adesione
Stakeholder
Target 
Tasso di sostituzione 
TQM (Total Quality Management) 

Usabilità

 


11 Obiettivi tematici

Gli 11 Obiettivi Tematici sono, nel quadro del  ciclo di programmazione 2014-20, gli ambiti comuni per tutta l’Unione, da sostenere per la crescita attraverso la politica di coesione. Sono previsti  all’art. 9 del Regolamento UE 1303/13, contenente le disposizioni comuni sui Fondi Strutturali e d’Investimento Europei  (SIE).
Accountability

Responsabilità incondizionata, formale o non, in capo a un soggetto o a un gruppo di soggetti (accountors), del risultato conseguito da un’organizzazione (privata o pubblica), sulla base delle proprie capacità, abilità ed etica. Tale responsabilità richiede giudizio e capacità decisionale, e si realizza nei confronti di uno o più portatori di interessi (account-holders o accountees) con conseguenze positive (premi) o negative (sanzioni), a seconda che i risultati desiderati siano raggiunti o disattesi. L’accento non è sulla responsabilità delle attività svolte per raggiungere un determinato risultato, ma sulla definizione specifica e trasparente dei risultati attesi che formano le aspettative, su cui la responsabilità stessa si basa e sarà valutata. La definizione degli obiettivi costituisce un mezzo per assicurare l’accountability.
Agenda digitale europea

L’Agenda Digitale Europea rappresenta uno dei 7 pilastri della Strategia “Europa 2020”, che indica gli obiettivi per la crescita dell’UE fino al 2020. Lo scopo dell’Agenda Digitale è fare leva sul potenziale delle tecnologie ICT per favorire innovazione, progresso e crescita economica, avendo come obiettivo principale lo sviluppo del mercato unico digitale.
Agenda digitale italiana

Nel quadro dell’Agenda Digitale Europea, l’Italia ha elaborato una propria strategia nazionale, individuando priorità e modalità di intervento, nonché le azioni da compiere e da misurare sulla base di specifici indicatori, in linea con gli scoreboard dell’Agenda Digitale Europea. 
Aspettativa sindacale non retribuita

E’ l’istituto attraverso il quale viene riconosciuto ai dipendenti pubblici il diritto a svolgere, a tempo pieno o parziale, il loro mandato sindacale, con la conseguente sospensione dell’attività lavorativa. Il relativo periodo non comporta alcuna forma retributiva a carico dell’amministrazione.
Associazioni sindacali rappresentative

Sono quelle riconosciute come titolari delle prerogative sindacali ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 165/2001.
Audit

Attività atta a determinare tramite indagine l’adeguatezza ed aderenza di un processo o organizzazione a stabilite procedure, istruzioni operative, specifiche, standard ed altri requisiti funzionali e a verificarne l’applicazione.

Può essere definito come il risultato di azioni volte ad assicurare le migliori condizioni di lavoro. Il benessere organizzativo è connesso sia alla definizione di regole formali e informali di funzionamento dell’organizzazione  sia allo sviluppo di comportamenti che, a livello organizzativo e individuale, possano ridurre i rischi per la salute, incrementare la qualità della vita di lavoro e accrescere simultaneamente la soddisfazione delle persone e le performance individuali e di sistema.
Autocertificazione

Con questo termine si indica la “dichiarazione sostitutiva di certificazione” che consente al cittadino interessato di sostituire i certificati con una propria dichiarazione firmata. Il termine nell’uso comune indica anche la  “dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”, con la quale si sostituisce un atto sottoscritto davanti a un funzionario (notaio, cancelliere, ecc.) per attestare fatti, stati e qualità personali a conoscenza di chi dichiara.
Bando di mobilità

Il bando che l'amministrazione interessata pubblica per avviare le procedure di mobilità volontaria e volontaria sperimentale. Tale bando, pubblicato sul sito istituzionale dell'amministrazione per un periodo pari almeno a trenta giorni, indica i posti che si intendono ricoprire attraverso passaggio diretto, i requisiti e le competenze professionali richiesti e i criteri di scelta degli stessi.
Benchmark

Il processo di confronto attraverso cui identificare, comprendere e importare, adattandole, buone pratiche sviluppate in altri contesti al fine di migliorare la performance organizzativa. Analisi di benchmarking possono essere effettuate relativamente a strategie, processi, prodotti e servizi. Il “benchmark” è un punto di riferimento per finalità comparative o di misurazione. Il confronto avviene con un “elemento” ritenuto il “migliore” a comunque riconosciuto come standard a cui tendere. Il benchmarking è interno quando il confronto riguarda la medesima amministrazione o ente; esterno quando il confronto è fatto rispetto ad altre pubbliche amministrazioni nazionali o internazionali.
Benessere organizzativo
Il benessere organizzativo è connesso sia alla definizione di regole formali e informali di funzionamento dell’organizzazione  sia allo sviluppo di comportamenti che, a livello organizzativo e individuale, possano ridurre i rischi per la salute, incrementare la qualità della vita di lavoro e accrescere simultaneamente la soddisfazione delle persone e le performance individuali e di sistema.
Better Regulation

È la politica tesa a migliorare la qualità della regolazione a livello europeo, per una legislazione "adeguata allo scopo". Vale a dire capace di raggiungere i suoi obiettivi nel modo meno oneroso possibile. Le iniziative di better regulation interessano l'intero ciclo di definizione delle politiche: dalla produzione di nuove norme alla revisione di quelle esistenti. In ogni fase del ciclo è garantita la trasparenza dei costi e dei benefici della regolazione. Alla valutazione partecipano i cittadini e le parti interessate attraverso forme di consultazione pubblica.
CAF (Common Assessment Framework)

E’ uno strumento di Total Quality Management ispirato dal modello di eccellenza EFQM della European Foundation for Quality Management (EFQM) e dal modello Speyer della German University of Administrative Sciences. Il CAF considera l’organizzazione da diversi punti di vista contemporaneamente secondo l’approccio olistico di analisi delle performance organizzative. Per la realizzazione dell’autovalutazione  Il CAF fornisce uno schema di semplice utilizzo adatto a tutte le organizzazioni pubbliche.
CEF (CAF External Feedback)

E’ un’opportunità, offerta alle amministrazioni che hanno effettuato l’autovalutazione con il modello CAF e definito ed iniziato a realizzare un piano di miglioramento, di ricevere una valutazione esterna volta a verificare se il modello venga utilizzato in modo efficace. La procedura CEF prevede che l’amministrazione fornisca ai valutatori la documentazione già prodotta in relazione all’utilizzo del modello (rapporto di autovalutazione e piano di miglioramento), unitamente ad informazioni raccolte avvalendosi di appositi questionari. Sulla base di tale documentazione i valutatori effettuano una visita per verificare in loco la presenza dei requisiti dichiarati e raccogliere tutti gli elementi necessari ad esprimere una valutazione accurata.
CGP (Ciclo di Gestione della Performance)​
 

Con CGP, introdotto dal D.Lgs. 150/2000,  si intende la sequenza logica e temporale delle fasi che contraddistinguono la realizzazione di una performance. Il CGP è stato introdotto al fine di migliorare gli standard qualitativi ed economici dei servizi erogati dalle PA. tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale, attraverso la sequenza logica delle fasi che contraddistinguono la realizzazione di una performance: a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori e loro collegamento con la programmazione finanziaria e di bilancio; b) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; c) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; d) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; e) rendicontazione dei risultati agli stakeholders interni ed esterni.
Ciclo di programmazione

Il ciclo di programmazione UE 2014-20 è lo strumento attuativo della politica di coesione, o politica regionale comunitaria, che l’Europa promuove per ridurre le disparità di sviluppo fra le regioni degli Stati membri e per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale. I cicli di programmazione hanno durata settennale.
Comitati di settore

I comitati di settore sono le rappresentanze delle pubbliche amministrazioni che inviano gli atti di indirizzo per la contrattazione collettiva all’Aran e ratificano le ipotesi di contratto che sono state stipulate dall’Aran sulla base degli stessi atti.

Comparti ed aree di contrattazione

I comparti e le aree di contrattazione (relative, rispettivamente, al personale non dirigenziale e dirigenziale) comprendono amministrazioni cui si applicano i medesimi contratti collettivi.
Componenti di organi di indirizzo politico

Le  persone che partecipano, in via elettiva o di nomina, a organi  di  indirizzo politico delle amministrazioni statali,  regionali  e  locali,  quali Presidente del  Consiglio  dei  ministri,  Ministro,  Vice  Ministro, sottosegretario di Stato e commissario straordinario del  Governo  di cui all'articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, parlamentare, Presidente della giunta o  Sindaco,  assessore  o  consigliere  nelle regioni, nelle province, nei comuni e  nelle  forme  associative  tra enti locali, oppure a organi di indirizzo di enti pubblici, o di enti di diritto privato in  controllo  pubblico,  nazionali,  regionali  e locali.
Comunicazione ai media

La proclamazione di uno sciopero viene comunicata ai mass-media anche mediante pubblicazione sul sito Internet del Dipartimento della funzione pubblica in base alla legge 146/90.
Comunicazioni, informazioni, diffusione dei dati

I dati relativi alle adesioni registrate, comunicati dalle amministrazioni coinvolte, concorrono alla definizione della percentuale di partecipazione allo sciopero dei dipendenti e sono pubblicate sul sito Internet del Dipartimento della funzione pubblica in base alla legge 146/90.
Conciliazione

E’ un’estensione delle procedure di raffreddamento nel quale le parti cercano una riconciliazione attraverso un conciliatore, ossia, una terza parte tra Amministrazioni interessate e Associazioni sindacali che agisce come intermediario tra le parti in disputa.
Contrattazione collettiva integrativa

La contrattazione integrativa costituisce la sede elettiva in cui si misurano le politiche aziendali pubbliche, sia dal punto di vista della produttività, che della verifica ed implementazione degli istituiti del rapporto di lavoro.
Contrattazione collettiva nazionale

La contrattazione collettiva relativa al personale contrattualizzato dipendente da pubbliche amministrazioni consiste in accordi con le OO.SS. volti a stabilire un trattamento retribuito garantito e le condizioni lavorative, secondo le procedure disciplinate dal d.lgs. n. 165/2001
Controlli esterni sulla contrattazione integrativa

Per le amministrazioni previste dall’art. 40-bis, comma 2, del d. lgs. 165/2001, le ipotesi di contratti integrativi sono trasmesse al Dipartimento della funzione pubblica e alla Ragioneria generale dello Stato, che ne accertano, congiuntamente, la compatibilità economico-finanziaria e la legittimità normativa. 
Controlli interni sulla contrattazione integrativa

Il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio e quelli derivanti dall'applicazione delle norme di legge è effettuato dal collegio dei revisori dei conti, dal collegio sindacale, dagli uffici centrali di bilancio o dagli analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti. 
Controlli sulla contrattazione collettiva nazionale

In caso di parere positivo del Consiglio dei Ministri sull’ipotesi di CCNL, l’ARAN acquisisce il parere favorevole sull'ipotesi di accordo, espresso dal Comitato di settore (e/o dal Governo). Successivamente l’ipotesi di accordo viene certificata dalla Corte dei entro 15 giorni dall’inoltro.
CSM (Customer Satisfaction Management)

E’ la capacità di una pubblica amministrazione di progettare e gestire in modo proattivo e partecipato i diversi interventi che mirano ad assicurare nel tempo la soddisfazione di utenti, cittadini e stakeholder. Il CSM richiama il tema della misurazione della soddisfazione ma lo contestualizza in un ambito più ampio, volto all’ascolto dell’utenza e finalizzato al miglioramento dei servizi.
Direttiva generale

Atto con il quale il Ministro definisce annualmente obiettivi, priorità, piani e programmi  da attuare a cura della struttura generale affidatagli.
Dirigente sindacale

Dirigente sindacale è il dipendente pubblico che ricopre cariche in seno agli organismi direttivi delle confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative. 
Distacco sindacale retribuito

E’  l’istituto attraverso il quale viene riconosciuto ai dirigenti sindacali dipendenti pubblici il diritto a svolgere, a tempo pieno o parziale, il loro mandato sindacale.  Viene conseguentemente sospesa l’attività lavorativa. Il periodo è equiparato  al servizio prestato presso l’amministrazione. Il lavoratore ha diritto alla retribuzione  con esclusione solo delle indennità per lavoro straordinario e di compensi collegati all’effettivo svolgimento delle prestazioni lavorative. 
Eccedenza

Situazione per cui il personale in servizio (inteso quantitativamente e senza individuazione nominativa) supera la dotazione organica in una o più qualifiche, categorie, aree o profili professionali di riferimento. Si differenzia dalla soprannumerarietà, in quanto la disponibilità di posti in altri profili della stessa area o categoria, ove ricorrano le condizioni, potrebbe consentire la riconversione del personale.
EFQM (European Foundation for Quality Management)

Il modello EFQM valuta le organizzazioni, le analizza in base a molti elementi (o sottocriteri) che sono poi raggruppati in nove criteri principali, ciascuno con un proprio peso. Il voto ottenuto rispetto ad ogni criterio concorre poi, sulla base del peso previsto dal modello, alla valutazione finale dell'azienda. 
EIPA (European Institute of Public Administration)
 
L’Istituto Europeo di Pubblica Amministrazione preposto a soddisfare i bisogni formativi delle Istituzioni europee, degli Stati membri dell’Unione Europea e di quelli candidati, si occupa principalmente di programmi volti a migliorare la comprensione dei processi e delle politiche comunitarie, a sviluppare la capacità delle amministrazioni degli Stati membri di affrontare il processo di integrazione europea e di sostenere, altresì, lo sviluppo della cooperazione tra amministrazioni.
END (Esperti Nazionali Distaccati)
 
Funzionari pubblici che passano un periodo del proprio tempo lavorativo, da tre a sei anni, presso le Istituzioni della UE. Funzionari pubblici italiani possono essere distaccati temporaneamente  anche presso altre organizzazioni internazionali o Stati esteri.
Enti di diritto privato in controllo pubblico

Le società e gli altri enti di diritto privato che esercitano  funzioni amministrative, attività di produzione di beni e  servizi  a  favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione  di  servizi  pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell'articolo 2359 c.c. da  parte di amministrazioni pubbliche,  oppure  gli enti  nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di  una partecipazione  azionaria,  poteri  di  nomina  dei  vertici  o   dei  componenti  degli organi.
Enti di diritto privato regolati o finanziati

Le società e gli altri enti di diritto privato,  anche  privi  di personalità giuridica, nei confronti dei quali l'amministrazione che conferisce l'incarico: svolga funzioni di regolazione dell'attività principale che comportino,  anche  attraverso  il  rilascio  di  autorizzazioni  o concessioni, l'esercizio continuativo di poteri di vigilanza, di controllo o di certificazione; abbia una partecipazione minoritaria nel capitale; finanzi  le attività attraverso  rapporti convenzionali, quali contratti pubblici, contratti di servizio  pubblico  e  di concessione di beni pubblici. 
Enti pubblici

Gli enti di diritto pubblico non territoriali nazionali, regionali o locali,  omunque denominati, istituiti, vigilati, finanziati da una pubblica  amministrazione. 

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Enti vigilati

Enti pubblici o privati controllati sottoposti alla vigilanza esercitata dal Ministro per legge o su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri. 
Esposto/Segnalazione

Nell'ordinamento giuridico, è una segnalazione all'autorità di pubblica sicurezza o giudiziaria per chiedere la risoluzione di un contrasto tra privati o denunciare un’ipotesi di reato. Nei confronti dell’ Ispettorato per la funzione pubblica, è chiamato indifferentemente dai cittadiniesposto o segnalazione la richiesta di intervento per verificare ritardi, irregolarità o inadempienze nelle pubbliche amministrazioni.
Esubero

Individuazione nominativa del personale soprannumerario o eccedentario, con le procedure previste dalla normativa vigente. Il personale in esubero è quello da porre in prepensionamento, ove ricorrano le condizioni, o da mettere in disponibilità ai sensi dell'articolo 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Età pensionabile

E’ l’età massima di permanenza nel mondo del lavoro. Le riforme previdenziali hanno portato un innalzamento della “partecipazione” soprattutto delle donne, tanto in termini di annualità lavorate quanto di anzianità anagrafica. I requisiti di età e di anzianità vengono rivisti, sulla base della speranza di vita, con cadenza triennale fino al 2018 e biennale dal 2019.
EUPAN (European Public Administration Network)

Rete europea della pubblica amministrazione, che opera nell’ambito della Cooperazione informale tra i Ministri e i Direttori generali europei della funzione pubblica, costituisce uno dei luoghi privilegiati per sviluppare attività e politiche di benchmarking e confronto di buone prassi in tema di qualità, miglioramento delle performance, e-government e risorse umane. 
Fondi pensione negoziali aperti (FNA)

Sono strumenti di previdenza complementare creati e gestiti da banche, assicurazioni,  e altri operatori finanziari collocati presso il pubblico. L'adesione può avvenire in forma individuale o, se il Regolamento del Fondo lo consente, su base collettiva. In quest'ultimo caso si è in presenza di un accordo tra il Fondo e l'amministrazione, relativo alle modalità e ai termini di contribuzione degli aderenti. I FNA sono a contribuzione definita e di conseguenza le prestazioni non sono determinabili a priori, ma dipendono dai contributi versati (oltre che dal rendimento degli strumenti finanziari e dal regime fiscale applicabile). 
Fondi pensione negoziali chiusi (FNC)
 

Forma pensionistica complementare istituita sulla base di contratti o accordi collettivi o, in mancanza, di regolamenti dell’amministrazione, diretta a soggetti individuati in base all’appartenenza ad un determinato comparto o ad un determinato territorio (es. una regione o una provincia autonoma). Questi fondi sono alimentati dal trattamento di fine rapporto che il lavoratore matura e dai contributi del datore di lavoro e del lavoratore stesso. L'adesione ad un fondo è incoraggiato da agevolazioni fiscali. Le prestazioni non sono determinabili a priori, ma dipendono dai contributi versati (oltre che dal rendimento degli strumenti finanziari e dal regime fiscale applicabile). 
Fondi strutturali

I fondi strutturali sono gli strumenti di intervento creati e gestiti dall'Unione europea per finanziare vari progetti di sviluppo all'interno dell'Unione europea. Gli obiettivi principali dei fondi strutturali sono tre: la riduzione delle disparità regionali in termini di ricchezza e benessere, l'aumento della competitività e dell'occupazione e il sostegno della cooperazione transfrontaliera.

I fondi strutturali, ossia: FESR - fondo europeo di sviluppo regionale e FSE - Fondo sociale europeo, per citare i più recenti, sono strumenti polivalenti (finanziari, di programmazione, di pianificazione, ecc.) che da un lato sono stati creati dalla UE per cofinanziare e programmare, in modo pluriennale, gli interventi sul territorio, e dall'altro hanno sigle differenti perché si occupano di aree funzionali differenti, organicamente volti al fine complessivo ora ricordato.

Inoltre a livello delle singole Regioni UE i fondi strutturali vengono espressi da specifici programmi, analoghi nei fatti agli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale. Tra questi si possono menzionare i cosiddetti programmi operativi (PO) sia regionali (POR) sia sovraregionali (PON), vincolati alle linee guida dettate dai rispettivi regolamenti.
Fondo per la mobilità

Il fondo destinato al miglioramento dell'allocazione del personale presso le pubbliche amministrazioni previsto dall'articolo 30, comma 2.3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Circa la definizione dei criteri di utilizzo e delle relative modalità di gestione delle risorse si veda il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 dicembre 2014.
Forme di sciopero nel pubblico impiego

Sono caratterizzate in base al livello di coinvolgimento o dagli attori che li originano, ossia organizzazioni sindacali o gruppi di lavoratori. Variano anche in base alla durata e all’importanza, da semplici manifestazioni al fine di trovare un accordo fino a dispute politiche e industriali protratte nel tempo. 
Funzioni pubbliche elettive

Aspettative e permessi per funzioni pubbliche elettive sono istituti attraverso i quali viene riconosciuto ai dipendenti pubblici il diritto ad adempiere al mandato elettorale, con la conseguente sospensione dell’attività lavorativa per una o più ore o per una o più giornate fino all’esaurimento di tale mandato. 
Incarichi amministrativi di vertice

Gli  incarichi  di livello  apicale,  quali  quelli   di   Segretario   generale,   capo Dipartimento,  Direttore  generale  o  posizioni   assimilate   nelle pubbliche  amministrazioni  e  negli  enti  di  diritto  privato   in controllo  pubblico,  conferiti  a   soggetti   interni   o   esterni all'amministrazione o all'ente che  conferisce  l'incarico,  che  non comportano  l'esercizio  in  via  esclusiva   delle   competenze   di amministrazione e gestione.
Incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in controllo pubblico

Gli  incarichi  di  Presidente  con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato  e  assimilabili, di altro organo di  indirizzo  delle  attività  dell'ente,  comunque denominato, negli enti pubblici e negli enti di  diritto  privato  in controllo pubblico. 
Incarichi dirigenziali esterni

Gli  incarichi   di funzione   dirigenziale,   comunque   denominati,   che    comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze  di  amministrazione  e gestione, nonché gli incarichi di funzione dirigenziale  nell'ambito degli uffici di diretta  collaborazione,  conferiti  a  soggetti  non muniti  della  qualifica  di  dirigente  pubblico  o   comunque   non dipendenti di pubbliche amministrazioni.
Incarichi dirigenziali interni

 Gli  incarichi   di funzione   dirigenziale,   comunque   denominati,   che    comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze  di  amministrazione  e gestione, nonché gli incarichi di funzione dirigenziale  nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione, conferiti a  dirigenti  o  ad altri dipendenti, ivi comprese  le  categorie  di  personale  di  cui all'articolo 3  del  decreto  legislativo  30  marzo  2001,  n.  165, appartenenti ai ruoli dell' amministrazione che conferisce l'incarico ovvero al ruolo di altra pubblica amministrazione. 
Incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati

Le cariche di presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato, le posizioni di  dirigente,  lo  svolgimento stabile di attività di consulenza a favore dell'ente. 
Incentivi all'adesione dei fondi pensione negoziali

Gli incentivi riguardano:
contribuzioni aggiuntive da parte del datore di lavoro, oltre a quanto effettivamente versato dal lavoratore;
deducibilità fiscale delle contribuzioni volontarie versate ai Fondi pensione pubblici;
campagne di sensibilizzazione e di informazione. 
Incompatibilità

L'obbligo per il  soggetto  cui  viene conferito l'incarico di scegliere, a  pena  di  decadenza,  entro  il termine  perentorio   di   quindici   giorni,   tra   la   permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e  cariche in enti di diritto  privato  regolati  o  finanziati  dalla  pubblica amministrazione  che  conferisce  l'incarico,   lo   svolgimento   di attività  professionali  ovvero   l'assunzione   della   carica   di componente di organi di indirizzo politico. 
Inconferibilità

La   preclusione, permanente o temporanea, a conferire gli incarichi previsti dal decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante disposizioni in materia di  inconferibilità  e  incompatibilità  di incarichi presso le  pubbliche  amministrazioni  e  presso  gli  enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1,  commi  49  e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190, a coloro che abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice  penale,  a  coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti  di  diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni  o  svolto attività professionali a favore di questi ultimi, a coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico. 
Ispezione

Attività di controllo sulla regolarità dell’azione amministrativa. Detta attività viene svolta, in via ordinaria, con lettera di richiesta chiarimenti all’ufficio interessato e valutazione della risposta, con le motivazioni in essa contenute. Nell’anno sono programmate verifiche con i Servizi Ispettivi della Ragioneria Generale dello Stato, in particolare sulle spese sostenute dagli enti locali. Accertamenti sono anche effettuati con il Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza. 

Mediazione

L’assistenza alle parti controverse è garantita da un terza parte indipendente (il mediatore). Nella mediazione la terza parte è attivamente più coinvolta rispetto alla conciliazione e prova a suggerire proposte e metodi per una risoluzione del problema che sia accettabile da entrambe le parti.
Mobilità d'ufficio

La mobilità disposta all'interno della stessa amministrazione in sedi collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a cinquanta chilometri dalla sede in cui sono adibiti i lavoratori di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. 
Mobilità da finanziare con le risorse per le assunzioni

La mobilità di cui all'articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001 che deve essere finanziata con le risorse destinate alle assunzioni in quanto si svolge tra amministrazioni delle quali almeno una non è soggetta a limitazioni delle assunzioni. 
Mobilità funzionale

La mobilità d'ufficio e la mobilità obbligatoria tra pubbliche amministrazioni disposta o derivante dai criteri definiti con decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, previa consultazione con le confederazioni sindacali rappresentative e previa intesa, ove necessario, in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, anche con passaggi diretti di personale tra amministrazioni senza preventivo accordo, per garantire l'esercizio delle funzioni istituzionali da parte delle amministrazioni che presentano carenze di organico, secondo la disciplina prevista dal comma 2 dell'articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001. 
Mobilità neutrale per la finanza pubblica

La mobilità di cui all'articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001 che si svolge, ferma restando la preventiva verifica della sostenibilità finanziaria e del rispetto degli equilibri di bilancio dell'ente di destinazione, tra amministrazioni pubbliche interessate ad un regime di limitazione delle assunzioni di personale a tempo indeterminato e per le quali le cessazioni dal servizio per processi di mobilità non possono essere calcolate come risparmio utile per definire l'ammontare delle disponibilità finanziarie da destinare alle assunzioni o il numero delle unità sostituibili in relazione alle limitazioni del turn over. 
Mobilità obbligatoria tra pubbliche amministrazioni

Nell'ambito dei rapporti di lavoro di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, la mobilità disposta, anche senza l'assenso del lavoratore, previo accordo tra amministrazioni pubbliche, in altra amministrazione la cui sede è collocata nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a cinquanta chilometri dalla sede cui sono adibiti. 
Mobilità preliminare all'indizione di pubblici concorsi

Le procedure di mobilità volontaria che le amministrazioni attivano prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio, ai sensi del comma 2-bis dell'articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001. 
Mobilità volontaria

Le procedure avviate dalle amministrazioni pubbliche per ricoprire i propri posti vacanti in organico mediante passaggio diretto dei dipendenti di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento, previo assenso dell'amministrazione di appartenenza, secondo la disciplina del comma 1 del medesimo articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001.
Mobilità volontaria sperimentale

Le procedure di mobilità volontaria che interessano sedi centrali di differenti ministeri, agenzie ed enti pubblici non economici nazionali per le quali non è richiesto l'assenso dell'amministrazione di appartenenza per disporre il passaggio diretto. In tal caso l'amministrazione cedente, ai sensi dell'articolo 30, comma 1, del decreto legislativo n. 165 del 2001, dispone il trasferimento entro due mesi dalla richiesta dell'amministrazione di destinazione, fatti salvi i termini per il preavviso e a condizione che l'amministrazione di destinazione abbia una percentuale di posti vacanti superiore a quella dell'amministrazione di appartenenza. 
Obiettivo Operativo

Gli obiettivi operativi declinano l'orizzonte strategico nei singoli esercizi (breve periodo), rientrando negli strumenti di natura programmatica delle attività delle amministrazioni. Ciò indipendentemente dai livelli organizzativi a cui tali obiettivi fanno capo. Gli obiettivi operativi riguardano le attività di programmazione di breve periodo. 
Obiettivo Strategico

È la descrizione di un traguardo che l'organizzazione si prefigge di raggiungere. L'obiettivo è espresso attraverso una descrizione sintetica e deve essere sempre misurabile, quantificabile e, possibilmente, condiviso. Gli obiettivi di carattere strategico fanno riferimento ad orizzonti temporali pluriennali e presentano un elevato grado di rilevanza (non risultano, per tale caratteristica, facilmente modificabili nel breve periodo), richiedendo uno sforzo di pianificazione per lo meno di medio periodo. 
Oneri burocratici

Gli oneri burocratici (o “oneri amministrativi”) sono i costi sostenuti dalle imprese e dai cittadini per adempiere all’obbligo, stabilito da una norma, di conservare, produrre o fornire informazioni. Sono esempi di oneri burocratici le comunicazioni, le richieste di autorizzazioni, permessi o licenze, le iscrizioni ad albi o registri, le relazioni tecniche, le notifiche sulle attività svolte, ecc.
Il Dipartimento della funzione pubblica cura, con l'assistenza tecnica dell'Istat, la misurazione degli oneri imposti dalla regolazione compresi quelli amministrativi. 
Oneri informativi od obblighi informativi (OI)

Sono obblighi giuridici che impongono di raccogliere, produrre, elaborare, trasmettere alla pubblica amministrazione o conservare, informazioni e documenti  (richieste di autorizzazioni, permessi o licenze, iscrizioni ad albi o registri, relazioni tecniche, notifiche sulle attività svolte, ecc.).  Sono da considerare oneri anche gli obblighi imposti da provvedimenti che generano benefici per i destinatari (come, ad esempio, nel caso di domande di sussidio). I costi sostenuti dai cittadini o della imprese per adempiere a questi obblighi/oneri sono definiti costi amministrativi. 
Open Government

Con l’espressione open government si fa riferimento ad un nuovo modo di essere delle pubbliche amministrazioni che, anche mediante l’uso delle nuove tecnologie, si rendono trasparenti, scrutinabili (accountable) e aperte a processi di partecipazione e all’adozione di misure per l’integrità. 
Ordinanze di precettazione

Sono provvedimenti amministrativi straordinari adottati in caso di proclamazione di uno sciopero che coinvolga i servizi pubblici, con i quali vengono disposte misure idonee ad assicurare i livelli di funzionamento del servizio pubblico compatibili con la salvaguardia dell’utenza. 
Organismo Indipendente di Valutazione (OIV)

Organismo Indipendente di Valutazione della performance. L’OIV è un soggetto nominato in ogni amministrazione pubblica dall’organo di indirizzo politico. Svolge in modo indipendente alcune importanti funzioni nel processo di misurazione e valutazione della performance. 
Organismo intermedio

Ai sensi del Regolamento UE 1303/13, qualsiasi organismo pubblico o privato che agisce sotto la responsabilità di un'autorità di gestione o di certificazione o che svolge mansioni per conto di questa autorità nei confronti dei beneficiari che attuano le operazioni. 
Outcome

Effetto o impatto di un’azione; viene utilizzato per indicare la conseguenza di un attività o di un processo dal punto di vista degli utenti e più in generale degli Stakeholder. Misura la percezione dell'utilità sociale creata. Non rappresenta ciò che è stato fatto, ma il Valore Pubblico che ha prodotto. 
Output

Risultato che si ottiene immediatamente al termine di un’attività o di un processo; esprime  la capacità dell'ente di raggiungere gli obiettivi che si è dato. (es. n. utenti assistiti, serviti, riabilitati). 
Performance

La performance viene intesa, in ambito organizzativo, come prestazione efficace, ossia come il contributo che l’azione di un soggetto, individuale o anche collettivo, ad es. un gruppo di lavoro, un’unità operativa, etc., apporta al raggiungimento di specifici risultati dell’organizzazione.  Nelle amministrazioni pubbliche il concetto di performance è stato introdotto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che ha disciplinato il ciclo della performance.
Performance individuale

Esprime il contributo fornito da un individuo, in termini di risultato e di modalità di raggiungimento degli obiettivi. 
Performance organizzativa

Esprime il risultato che un'intera organizzazione con le sue singole articolazioni consegue ai fini del raggiungimento di determinati obiettivi e, in ultima istanza, della soddisfazione dei bisogni dei cittadini. 
Permessi sindacali retribuiti cumulati sotto forma di distacco

E’ l’istituto attraverso il quale viene riconosciuta alle confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative la possibilità di cumulare le ore di permesso sindacale spettanti per lo svolgimento del mandato, in modo da consentire al rispettivo dirigente sindacale lo svolgimento dell’attività sindacale fino ad un massimo di un intero anno, pari a 1.572 ore lavorative. 
Permesso sindacale non retribuito

E’ l’istituto attraverso il quale viene riconosciuto ai dipendenti pubblici il diritto a svolgere attività sindacale, nonché a partecipare a trattative, congressi  e convegni di natura sindacale, assentandosi dal posto di lavoro con la sospensione della propria attività lavorative per alcune ore o per una o più giornate. Il periodo trascorso in permesso sindacale non è retribuito. 
Permesso sindacale retribuito per le riunioni degli organismi direttivi

E’ l’istituto con cui viene riconosciuto il diritto a partecipare alle riunioni degli organismi direttivi nazionali, regionali, provinciali e territoriali, indette dalle confederazioni e organizzazioni sindacali rappresentative di appartenenza. Comporta l’assenza dal posto di lavoro del dirigente sindacale  per alcune ore o per una o più giornate.  Il periodo trascorso è equiparato al servizio prestato presso l’amministrazione e viene regolarmente retribuito, con esclusione solo delle indennità per lavoro straordinario e di compensi collegati all’effettivo svolgimento delle prestazioni. 
Permesso sindacale retribuito per lo svolgimento del mandato

E’ l’istituto attraverso il quale viene riconosciuto ai dipendenti pubblici, ivi compresi quelli eletti negli organismi di rappresentanza del personale (RSU), il diritto a svolgere attività sindacale, nonché a partecipare a trattative, congressi  e convegni di natura sindacale Comporta l’assenza dal posto di lavoro del dirigente sindacale  per alcune ore o per una o più giornate.  Il periodo trascorso è equiparato al servizio prestato presso l’amministrazione e viene regolarmente retribuito, con esclusione solo delle indennità per lavoro straordinario e di compensi collegati all’effettivo svolgimento delle prestazioni 
PON (programma operativo nazionale)

Programma operativo nazionale: documento di attuazione della programmazione europea, proposto dallo Stato nazionale (attraverso un’amministrazione centrale che svolge il ruolo di Autorità di Gestione) e approvato dalla Commissione Europea. 
POR (programma operativo regionale)
 

Programma operativo regionale: documento di attuazione della programmazione europea, proposto da una Regione  (che svolge il ruolo di Autorità di Gestione) e approvato dalla Commissione Europea

Prepensionamento

Risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro del personale in soprannumero o eccedentario nelle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, individuato in esubero, per il quale è prevista l'ultrattività (fino al 31 dicembre 2016) delle disposizioni relative ai requisiti di accesso al trattamento pensionistico e alle decorrenze di tale trattamento previgenti rispetto alla riforma prevista dall'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, esclusivamente a favore di tale personale. Si rinvia alla Circolare del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione del 29 luglio 2013, n. 3, in materia di pensionamenti in caso di soprannumero. 
Prerogative sindacali

Le prerogative sindacali sono gli istituti negoziali previsti dai Contratti Quadro del pubblico impiego che consentono l’espletamento delle attività  sindacali. Vengono concesse ai dirigenti sindacali e possono essere retribuite o non retribuite. 
Prestazione pensionistica complementare

Trattamento corrisposto dalla forma pensionistica complementare in presenza dei requisiti di accesso alle prestazioni nel regime di previdenza obbligatoria di appartenenza dell’iscritto, con almeno cinque anni di partecipazione. Può essere erogata in forma di rendita oppure parte in rendita e parte in capitale (fino al massimo del 50% del montante finale accumulato).
Previdenza 

Il sistema previdenziale In Italia è fondato su tre pilastri: la previdenza obbligatoria, la previdenza complementare (mediante Fondi negoziali “chiusi” o Fondi negoziali “aperti”), la previdenza integrativa. 
Previdenza complementare

E’ costituita da forme di previdenza ad adesione volontaria istituite per garantire agli iscritti un trattamento previdenziale aggiuntivo a quello pubblico, attuate mediante i fondi pensione negoziali “chiusi” ed “aperti”. 
Previdenza integrativa

E’ la pensione ottenuta  dal contributo diretto del lavoratore che “integra”  il trattamento   previdenziale pubblico frutto della propria vita lavorativa.  E’ una forma di contribuzione volontaria per il futuro previdenziale del lavoratore. Sono quindi forme pensionistiche individuali di tipo assicurativo.
Previdenza obbligatoria

E’ la prima forma di tutela previdenziale che assicura ai lavoratori la pensione di base. E’ di natura obbligatoria ed è erogata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). Nel corso degli anni la retribuzione pensionabile è passata  da un calcolo basato su criteri retributivi ad un altro con criteri retributivi e calcolata in base  all'entità dei contributi versati dal lavoratore nel corso della sua vita lavorativa. 
Pubbliche amministrazioni

Le pubbliche  amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2,  del  decreto  legislativo  30  marzo 2001, n. 165. Per   amministrazioni   pubbliche, quindi, si   intendono   tutte  le amministrazioni  dello  Stato,  ivi compresi gli istituti e scuole di ogni  ordine  e  grado  e  le  istituzioni  educative,  le aziende ed amministrazioni  dello  Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province,   i  Comuni,  le  Comunità  montane  e  loro  consorzi  e associazioni,  le  istituzioni  universitarie,  gli Istituti autonomi case  popolari,  le  Camere  di  commercio,  industria, artigianato e agricoltura   e  loro  associazioni,  tutti  gli  enti  pubblici  non economici  nazionali,  regionali  e  locali,  le  amministrazioni, le aziende  e gli enti del Servizio sanitario nazionale l'Agenzia per la rappresentanza  negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie  di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi comprese le autorità amministrative indipendenti. 
Raffreddamento e conciliazione dei conflitti

In caso di insorgenza di una controversia sindacale che possa portare alla proclamazione di uno sciopero, vengono espletate le procedure di conciliazione e raffreddamento previste al fine di prevenire l’effettuazione dello sciopero. Nel pubblico impiego esistono due forme di raffreddamento: conciliazione e mediazione. 

Relazione al parlamento sull'attività dell'ISTAT

Relazione trasmessa annualmente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, o dal Ministro delegato, sulla raccolta, il trattamento e diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione e sullo stato di attuazione del Programma statistico nazionale in vigore.
Relazione sullo stato delle PA

Il documento, realizzato dal Dipartimento della funzione pubblica, offre un quadro complessivo delle politiche pubbliche e dei processi di innovazione che riguardano l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni, il loro funzionamento e il rapporto di lavoro del personale.
Riforma pensionistica “Dini”

La Riforma Dini (Legge n. 335/1995) introduce il passaggio, sia pure graduale, dal sistema retributivo (media delle retribuzioni negli ultimi 10 anni di lavoro) a quello contributivo (basato sull’effettivo ammontare di contributi versati dal lavoratore durante la propria vita lavorativa), riducendo di fatto il tasso di sostituzione dell’ultimo stipendio.
Riforma pensionistica “Monti - Fornero”

La Riforma Monti-Fornero (Decreto Legge n. 201/2011) prevede l’introduzione del sistema di calcolo contributivo per tutti i lavoratori a decorrere dall’1/1/2012, l’ulteriore innalzamento dell’età pensionistica sia per gli uomini che per le donne, l’introduzione di nuovi criteri di rivisitazione dell’età di pensionamento in base alle aspettative di vita. Scompaiono le pensioni di anzianità e di vecchiaia anticipata.
Rilevazione delle adesioni

Le Amministrazioni interessate allo sciopero comunicano i dati delle adesioni registrate tra i propri dipendenti attraverso il sistema informatizzato PerlaPa-GEPAS del Dipartimento della funzione pubblica.

Scioperi nel pubblico impiego (legge sugli)

Nel pubblico impiego la norma di riferimento è la Legge n.146/1990

Sciopero nel pubblico impiego

E’ un’interruzione temporanea del lavoro di un gruppo di lavoratori di una o più Amministrazioni pubbliche o imprese di pubblico servizio, per esprimere un malcontento o avanzare richieste riguardo il salario, l’orario di lavoro e/o le condizioni lavorative.

Segnalazione (v. Esposto)

Semplificazione

È la politica che ha l'obiettivo di semplificare le norme e le procedure e di ridurre gli oneri burocratici a carico dei cittadini e delle imprese. L’obiettivo si raggiunge attraverso l'utilizzo di molteplici strumenti: innovazione normativa, organizzativa e tecnologica. 

Servizi pubblici essenziali

Sono essenziali  tutti i servizi pubblici ( indipendentemente dalla natura privata o pubblica del soggetto erogatore) volti a garantire i diritti “alla vita, alla salute, alla libertà ed alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all'assistenza e previdenza sociale, all'istruzione ed alla libertà di comunicazione”. Tale elenco può essere ampliato solo dal legislatore.

Soprannumerarietà

Situazione per cui il personale in servizio (complessivamente inteso e senza alcuna individuazione nominativa) supera la dotazione organica in tutte le qualifiche, le categorie o le aree. L'amministrazione non presenta, perciò posti vacanti utili per un'eventuale riconversione del personale o una diversa distribuzione dei posti.

 Sostegno all'adesione

Per supportare e sostenere l’avvio della Previdenza complementare pubblica  sono previsti contributi ed iniziative del datore di lavoro pubblico.

Stakeholder

Uno stakeholder è un qualsiasi individuo o gruppo di individui che possono influenzare o essere influenzati dall’ottenimento degli obiettivi da parte dell’organizzazione stessa. Gli stakeholder possono essere sia interni che esterni rispetto ai confini di ogni singola organizzazione e possono essere portatori di diritti e di interessi.
Target

Un target è il risultato che un soggetto si prefigge di ottenere; ovvero il valore desiderato in corrispondenza di un’attività o processo. Tipicamente questo valore è espresso in termini quantitativi entro uno specifico intervallo temporale e può riferirsi a obiettivi sia strategici che operativi.

Tasso di sostituzione

Esprime il rapporto fra la prima rata annua di pensione erogata e l’ultima retribuzione annua percepita, indica l’importo della pensione in percentuale dell’ultima retribuzione percepita.

TQM (Total Quality Management)

Filosofia di gestione, focalizzata sul cliente, che ricorre a  processi di miglioramento continuo utilizzando strumenti analitici e coinvolgendo attivamente tutto il personale. Esistono diversi modelli di Total Quality Mmanagement: l'EFQM (European Foundation for Quality Management), Lo Speyer, il Malcom Baldrige, ISO 9000 sono i più comuni.

Usabilità

L'usabilità è un concetto definito dalla norma 9241 'Ergonomic requirements for office work with visual display terminals (VDTs)' dell' ISO (International Organization for Standardization), come "il grado con cui un prodotto può essere usato da specifici utenti per eseguire specifici compiti con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d'uso". In pratica definisce il grado di facilità e soddisfazione con cui avviene un'interazione uomo-artefatto.

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